Esso rappresenta l’1% delle acque dell’intero pianeta nel quale vivono oltre 7000 specie di animali più di 500 specie ittiche di cui 75 endemiche.
Esso è un mare praticamente chiuso, le uniche vie di comunicazione che ha con altri mari sono:
• Lo STRETTO DI GIBILTERRA, con l’Oceano Atlantico.
• Il CANALE di SUEZ, con il Mar Rosso.
• Il BOSFORO ed i DARDANELLI con il Mar Nero.
La circolazione mediterranea è quindi prevalentemente di tipo termoalino, dovuta cioè a differenze della temperatura e della salinità negli strati d'acqua , che variano a seconda delle stagioni, e alle lievi modificazioni della circolazione superficiale che possono essere indotte dai venti. La temperatura dell’acqua non scende, anche alle massime profondità,
al di sotto di 12°-13°C, in quanto il flusso delle correnti atlantiche tramite lo stretto di Gibilterra, largo appena 14Km, è sbarrato da una soglia posta a circa 300 metri di profondità che impedisce alle acque profonde fredde dell’oceano di penetrare in questo bacino Circolazione L'entrata di queste acque atlantiche unitamente alla conformazione dei fondali
Mediterranei con diverse profondità influiscono sulla circolazione delle masse d'acqua in ognuno dei due bacini, creando correnti superficiali che determinano il movimento delle acque costiere in senso antiorario e con un movimento di quelle profonde perfettamente opposto e distinto da quelle superficiali.
Nel Mediterraneo si ha una circolazione di masse d’acqua a tre livelli di profondità:
• ACQUE SUPERFICIALI (fino a 200m): provengono dallo stretto di Gibilterra, costeggiano le coste africane e alcuni rami si dirigono verso le coste di Sardegna e Corsica, altri percorrono in senso antiorario il bacino orientale e rientrando verso ovest un ramo entra nel mar Egeo ed un altro nell’Adriatico.
• ACQUE INTERMEDIE(dai 200 ai 600mt.): si formano nel bacino orientale (a sud di Creta) per lo sprofondamento delle acque superficiali più dense per l’aumento della salinità dovuto all’evaporazione; queste acque si dirigono verso ovest.
• ACQUE PROFONDE: queste correnti si formano in zone in cui d’inverno venti freddi da nord fanno scendere di molto la temperatura (a sud di Tolone per il bacino occidentale ed a sud di Otranto per quello orientale), aumentando così la densità delle masse d’acqua che sprofondano. Prendono il loro posto altre masse d’acqua che vengono richiamate dal fondo e risalgono
in superficie (UPWELLING). Questo determina, per esempio in M. Ligure, la presenza di acque ricche di nutrienti in cui si sviluppano fitoplancton e zooplancton tanto da supportare le principali popolazioni di cetacei del Mediterraneo.
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