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L'ISOLA GALLINARA






Durante le nostre analisi della biodiversità marina, abbiamo rilevato il "tesoro" della biodiversità presente nella nostra zona: il luogo in questione è proprio L'ISOLA GALLINARA che possiede un meraviglioso spettacolo sottomarino! Analizziamolo qui di seguito!





LA STORIA
L'Isola Gallinara con una superficie di circa 11 ettari (altezza 90 metri, lunghezza 470, larghezza 450) è una delle isole più grandi della Liguria ed ha una forma simile a una vecchia testuggine (tartaruga) e si trova di fronte alla costa tra Albenga ed Alassio. La Gallinara è ricca di testimonianze storiche ma è inaccessibile in quanto è di proprietà privata. L'Isola prende il nome dalle galline selvatiche che la popolavano in passato. Pare che durante un naufragio, alcune galline contenute nella stiva della nave si salvarono sulla Gallinara e da li cominciarono a riprodursi indisturbate. La Gallinara fu molto conosciuta già nell'antichità dove approdarono i marinai fenici, greci e romani. Dopo la metà del IV° secolo divenne il rifugio di S. Martino di Tours che visse sull'isola conducendo vita eremitica. Nel Medioevo ospitò uno dei più importanti monasteri benedettini dell'Italia settentrionale che secondo le testimonianze di alcuni scritti estendeva la sua influenza su tutto il Mediterraneo. Nel 1586 il podestà di Albenga Galeazzo Di Negro vi fece erigere, in funzione di avvistamento contro le scorrerie arabe, il bianco torrione circolare che ancora oggi svetta sulla sua sommità. Nel 1680 l'isola passò al vescovo di Albenga e nel 1866 al monsignor Raffaele Biale, egli la vendette al banchiere Maurizio Leonardo Gastaldi e la Gallinara da possedimento ecclesiastico divenne proprietà privata. Nel 1905 la Gallinara divenne proprietà di Michele Riccardi che costruì la chiesetta neo-romanica intitolata a San Martino, esistente ancora oggi. Nei primi anni sessanta l'industriale genovese Riccardo Diana fece costruire il porto e sul punto più panoramico una splendida villa, inoltre fece pervenire la corrente elettrica e l'acqua potabile attraverso un tunnel sottomarino. Durante la seconda guerra mondiale la Gallinara fu occupata dai tedeschi, che fecero costruire tunnel e piazzole dove poter piazzare armi tutt'attorno l'isola. Finita la guerra il tutto venne smantellato e portato presso l'Arsenale di La Spezia. Negli ultimi anni è stata tutelata da molti vincoli di tipo ambientale-archeologico fino al 1989, anno in cui fu dichiarata: "Parco regionale protetto".




LA BIODIVERSITÀ


Di seguito si possono ritrovare delle immagini scattate durante escursioni subacquee sulla diversità della fauna marina delle coste dell'Isola Gallinara e i sentieri sottomarini ai suoi confini.




La varietà dei pesci
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I percorsi sottomarini
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